"Non vediamo l'ora di poterlo riabbracciare, sono momenti molto difficili per la nostra famiglia, ma sono certa che mio padre ha fatto e sta facendo tutto il possibile per mettere in salvo equipaggio e passeggeri". E' preoccupata ma orgogliosa di suo padre Giulia Giacomazzi, la figlia del comandante del traghetto Norman Atlantic, in fiamme nel Mare Adriatico.
Il capitano è residente in un borgo di ponente del Golfo della Spezia. E' lì che la famiglia si è riunita per seguire l'evolversi della vicenda dalle prime ore di questa mattina. "E' un capitano superiore di lungo corso, molto esperto - ha spiegato la figlia, al telefono con l'ANSA - Ho parlato con lui l'ultima volta eri sera. L'ho sentito tranquillo, era tutto a posto. Abbiamo appreso la notizia dell'incendio dai notiziari e su internet, poi dalla società armatrice: da allora abbiamo provato a chiamarlo più volte, ma non c'è segnale. Le notizie che arrivano, purtroppo, sono molto frastagliate".
La figlia sottolinea la serietà e l'esperienza del padre: "ho molta fiducia nelle capacità di mio padre, la speranza è che la vicenda si risolva senza gravi conseguenze. Non appena ci comunicheranno il porto dove sarà traghettata la nave, partiremo immediatamente per riabbracciarlo". Il 62enne comandante anni fa fu protagonista di un soccorso: con la sua imbarcazione trainò verso il porto più vicino una nave in avaria e in balia delle onde.
Traghetto in fiamme, la figlia del comandante Giacomazzi: 'Sta facendo suo dovere'
L'uomo, di 62 anni, è un capitano superiore di lungo corso