Un'ondata di aria polare sta investendo l'Italia, determinando un calo delle temperature e portando la neve sull'Appennino centrale. A rilevarlo sono i meteorologi del Centro Epson Meteo, sottolineando che il contesto climatico anche per i prossimi giorni, nonostante alcuni miglioramenti, sarà tipicamente invernale. "La situazione resta instabile sul medio Adriatico e all'estremo Sud per un vortice depressionario che sta richiamando verso il nostro paese aria molto fredda, di origine polare, che farà calare ovunque le temperature. Il freddo, specie al Centrosud, sarà accentuato da gelidi venti settentrionali; al Nord invece - affermano i meteorologi - si avvertirà soprattutto di notte e al mattino, quando a inizio settimana le temperature scenderanno diffusamente sottozero".
Inoltre, a causa delle abbondanti nevicate su tutto l'arco Alpino, il rischio valanghe rimane elevato. In base ai dati forniti dagli esperti coordinati dall'AINEVA (Associazione Interregionale Neve e Valanghe) si avrà un rischio di grado 4 (forte) sulle Alpi Graie e su quelle Pennine e Lepontine. Rischio di grado 3 (marcato) sulle zone restanti dei rilievi alpini. A causa delle continue nevicate in Appennino, il grado di pericolo è aumentato rispetto ai giorni scorsi.
Il vento, al Centro-sud, è responsabile della maggiore sensazione di freddo a causa dell'effetto 'wind-chill': le temperature percepite, infatti, sono nettamente superiori rispetto a quanto segnato dai termometri.
Un graduale miglioramento, affermano gli esperti, si avrà al centro-sud tra martedì e mercoledì. Tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio sarà tuttavia possibile una nuova fase di perturbazioni ed il clima sarà decisamente invernale.
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