"Sono contrario, e l'ho detto in altra occasione, all'innalzamento a 3000 euro della soglia per l'uso del contante. Così come la riduzione a 500 euro non ha eliminato l'evasione fiscale. Sono pannicelli caldi. Così non si fa lotta all' evasione, c'è bisogno di stabilità normativa". Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone a Pescara.
"Non credo che l'aumento sia di per sé sbagliato, è l' essere arrivati a 500 e risalire a 3000 che dà l' impressione che purché si spenda, va bene. La questione è che ogni anno le norme vengono sistematicamente cambiate, ma non si può fare questo solo per risolvere problemi di bilancio".
A proposito della corruzione secondo Cantone 'criminogena' è stata la riforma del Titolo V della Costituzione: "La riforma in assoluto la più criminogena non è una riforma penale, ma quella del Titolo Quinto della Costituzione, perché ha spostato la capacità di spesa e i meccanismi di controllo. La riforma del 2000 ha creato centri di spesa che si sono sovrapposti a quelli centrali".
"Il sistema post Tangentopoli - ha spiegato inoltre - ha portato una serie di norme che hanno finito per favorire la corruzione: la modifica del falso in bilancio, dei reati fiscali, della prescrizione. Siamo l'unico Paese che ha cambiato la prescrizione della corruzione e nessuno ha avuto nulla da dire".
"I Paesi a più alto tasso di corruzione sono quelli a più basso tasso di ricerca" ha spiegato il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Anac che ha fatto l'esempio degli appalti dove imprese hanno interesse a vincere e non a fare innovazione, ma assumono personale che può essere utile a ottenere l'appalto.
Società pubbliche vero disastro, vedi Atac - Sul versante corruzione "il vero disastro sono le società pubbliche", create dopo Tangentopoli "come vero e proprio escamotage" ha affermato Raffaele Cantone "All'Atac sono state assunte 700 persone senza concorso e ci meravigliamo degli appalti?".
Giubileo: ce la faremo ma con il fiatone - "Ce la faremo, ce la dobbiamo fare, ma ce la faremo con il fiatone". Lo ha detto a proposito dei lavori preparatori e delle verifiche sugli appalti per il Giubileo, che inizierà l'8 dicembre, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, intervistato da Sky Tg24 a Pescara. Cantone ha partecipato all'incontro dal titolo 'Il prezzo della corruzione' nell'ambito dell'evento 'la Repubblica delle idee', organizzato dal quotidiano.
Mai visto un papa come Francesco - "Un Papa che parla di corruzione non l'avevamo mai visto. La Chiesa ha fatto scelte vere di discontinuità nella lotta alla mafia, come un pezzo dell'imprenditoria ha fatto ugualmente scelte significative nella lotta alla mafia". Per Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione e secondo il quale il cambiamento deve comunque partire dal basso, sono segnali positivi. "Quando in Germania qualcuno mi ha detto 'voi siete antropologicamente mafiosi e antropologicamente corrotti' ho risposto 'non mi risulta che Falcone sia nato a Dusseldorf'".