L’Osservatorio nazionale sull’amianto (Ona) torna a sostenere che "le misure introdotte con la recente Legge di stabilità per il 2016 oltre ad essere disorganiche, sono del tutto insufficienti, in relazione al fenomeno epidemico in corso, con il vertiginoso aumento dei casi di patologie asbesto-correlate". L’Ona insiste quindi affinché "tutti i lavoratori possano beneficiare del prepensionamento e i malati e i loro eredi possano usufruire del Fondo vittime amianto".
"Con la legge di stabilità per il 2016, il Governo nazionale ha introdotto ulteriori modifiche del quadro normativo in materia di benefici amianto e di accesso al Fondo Vittime Amianto, con l’estensione del diritto al prepensionamento per i lavoratori esposti, e gli indennizzi solo per limitate categorie e settori e ciò è inaccettabile, in quanto si viene a determinare una ingiusta e ingiustificata discriminazione, che non ha ragioni oggettive - dichiara Ezio Bonanni, presidente dell’Ona onlus -. Pertanto è doveroso che queste misure siano adottate nei confronti di tutti i lavoratori. Proporremo cause pilota per ottenere il rinvio degli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e alla Corte Costituzionale per l’annullamento delle clausole discriminatorie, per realizzare una effettiva e dignitosa parità tra tutti gli aventi diritto. Non c’è distinzione tra un lavoratore esposto e un altro, tra un deceduto per l’amianto respirato e ingerito e un altro".
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