Si è ammalato per aver inalato e toccato polvere di uranio impoverito durante le missioni militari all'estero, in Somalia e nel Golfo Persico: lo ha stabilito il Consiglio di Stato riconoscendo così la causa di servizio, rende noto oggi l'Osservatorio nazionale sull'amianto (Ona).
Lorenzo Motta, militare della Marina, avrebbe dunque contratto il Linfoma di Hodgkin, un tumore alle ghiandole linfatiche, perché esposto all'uranio impoverito durante la sua attività in servizio in territori toccati dall'unità navale su cui era imbarcato.
L'Ona da tempo assiste tutti i militari ed ex militari esposti e vittime dell'uranio impoverito e di altri cancerogeni e patogeni e ha proposto ulteriori ricorsi giudiziari già in corso di notifica. "L'utilizzo dei proiettili con uranio impoverito nei militari - afferma la onlus - si somma al rischio di esposizione all'amianto. Le alte temperature polverizzano anche i materiali contenenti amianto presenti nei mezzi corazzati e blindati e nelle stesse strutture ed installazioni con cemento amianto, quest'ultimo utilizzato anche come ignifugo, e quindi si è venuto a determinare un sinergismo diabolico tra amianto e uranio che è ancora misconosciuto all'opinione pubblica e non tenuto in adeguata considerazione ai fini preventivi, diagnostici e risarcitori".
Uranio: militare ammalato, il Consiglio di Stato riconosce la causa di servizio
Ona: l'utilizzo dei proiettili con l'impoverito si somma al rischio di esposizione all'amianto