Cronaca

Trivelle: da Milano a Trapani tassisti impegnati per il 'Sì'

Le auto pubbliche espongono gli striscioni gialli di Greenpeace

Redazione Ansa

Si avvicina la data del 17 aprile e si moltiplicano le campagne pro e contro per il Referendum sulle trivelle. E' la volta dei tassisti che da Milano hanno accolto l'invito di Greenpeace e, come avvenuto in passato per i referendum sull'acqua e sul nucleare, hanno messo a disposizione gratuitamente le loro auto per dire ai cittadini di votare, e votare per fermare le trivelle.

Ad animare la nuova campagna delle auto pubbliche è Giovanni Maggiolo di Unica Filt Cgil, promotore anche della 'rivolta' contro la multinazionale Uber, ma altri sindacati di categoria sono pronti a partecipare. Gli striscioni gialli con la scritta "Stop trivelle il 17 aprile vota sì" compare sui taxi anche di Torino e Roma. "Nessuno stupore - spiega Maggiolo - i tassisti hanno aderito ad altre campagne in passato e messo a disposizione le auto per pubblicizzare una battaglia giusta". A Milano, spiega il sindacalista "ogni taxi fa mediamente centinaia chilometri al giorno, quindi solo 100 taxi riescono a coprire fino a 105.000 km con l'esposizione complessiva degli striscioni. Questo contribuirà a sensibilizzare i cittadini e ricordagli di andare a votare, così da raggiungere il quorum avvenuto in passato per altri referendum".

L'adesione alla campagna referendaria vede il coinvolgimento di tassisti di Torino, Roma (la categoria sta mobilitandosi in queste ore), ma anche Trapani, dove i tassisti si sono stampati gli striscioni che in altre città sono invece forniti direttamente da Greenpeace. "Genova - spiega Maggiolo - non ha potuto partecipare perché il regolamento comunale vieta l'utilizzo dell'auto pubblica per campagne politiche ma avrebbero voluto esporre gli striscioni gialli di Greenpeace". "Siamo soddisfatti, le grandi città hanno aderito - spiega ancora - la scelta è stata quella di coinvolgere luoghi lontani dalla costa perché lì i cittadini sono inevitabilmente meno sensibilizzati". A Milano i tassisti "sono soddisfatti anche perché hanno ricevuto i ringraziamenti di cittadini che li hanno fermati solo per dire loro che apprezzavano l'impegno". 

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