Stretta sulla 'movida selvaggia', Daspo per gli spacciatori, pene severe per chi indossa caschi nelle manifestazioni pubbliche, multe per accattonaggio, prostituzione, parcheggiatori abusivi e graffitari. Sono queste - a quanto si apprende - alcune delle misure contenute nel disegno di legge sulla sicurezza urbana, concordato tra Viminale ed Anci, che andrà a breve in Consiglio dei ministri. Ne hanno parlato oggi al Viminale il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ed il presidente dell'Anci, Piero Fassino.
Il provvedimento concede poteri di ordinanza ai sindaci e prevede disposizioni più rigide per la tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano. I sindaci, ad esempio, potranno disporre anche ordinanze non contingibili in materia di orari di pubblici esercizi e di vendita di alcolici. Sarà istituito inoltre un Comitato metropolitano co-presieduto dal prefetto e dal sindaco della città metropolitana con compiti di analisi sulla sicurezza urbana.
Oltre all'inasprimento delle pene per chi utilizza caschi o si travisa durante le manifestazioni, saranno rafforzate le misure anche per chi lancia materiali pericolosi e per i recidivi, con la previsione della possibilità dell'arresto differito fino alle 48 successive al fatto, così come avviene per gli stadi.
Per contrastare la movida selvaggia ci saranno addetti al controllo nei locali di pubblico spettacolo, anche negli stabilimenti balneari. Pugno duro anche contro gli spacciatori, con l'introduzione del Daspo da uno a cinque anni per chi produce, detiene e spaccia droga nei locali pubblici.
Per rendere efficace il controllo delle misure di prevenzione personale, inoltre, il provvedimento stabilisce che gli obblighi e le prescrizioni riguardanti la sorveglianza speciale possono essere disposti dall'autorità giudiziaria anche mediante il braccialetto elettronico.
Alfano ha definito "positivo" l'incontro con Fassino, spiegando che la legge sulla sicurezza urbana porterà "concreto aiuto a sindaci e forze ordine e più sicurezza". Il presidente dell'Anci da parte sua, ha chiesto di fare presto. Le norme, ha spiegato, sono "un atto necessario per consentire a sindaci e forze dell'ordine di rispondere positivamente alle aspettative di sicurezza dei cittadini. Il ministro Alfano mi ha assicurato il suo impegno in tale direzione".