Stefano Ricucci ancora una volta nell'occhio del ciclone.
Questa volta è stato arrestato dalla Gurdia di Finanza insieme all'imprenditore Mirko Coppola. L'accusa è di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Le fatture false, per circa un milione di euro, sarebbero state utilizzate da Ricucci per ottenere liquidità finanziaria.
Ricucci era stato arrestato nel 2006 per la vicenda Rcs. Arrivato sul podio degli azionisti Rcs, uno dei salotti più importanti della finanza milanese, conquistando il 20,1% di Rcs, per poi scendere con la sua Magiste al 18% ma annunciando di puntare al 29,9%, collocandosi al primo posto tra gli azionisti, prima della Fiat.
L'immobiliarista capitolino sale per la prima volta alla ribalta delle cronache finanziarie nel 2002 per l'acquisto di una quota importante di Capitalia, quasi il 5%. Un ingresso salutato dal presidente della banca, Cesare Geronzi con il celebre ''Ricucci chi?''. A distanza di tempo ha imparato a farsi conoscere. L'anno prima Ricucci - nato nei pressi dei Castelli Romani 43 anni fa - aveva dismesso immobili per 100 milioni di euro, reinvestendo la somma in Hopa (1,4%), Bpl (0,9%), Reti Bancarie (1%), Investimenti Immobiliari Lombardi (0,4%) e Banca Valori (1%).
Nel 2005 fece scalpore il suo matrimonio con la soubrette televisiva Anna Falchi. Pochi invitati, 28 in tutto, avevano celebrato l'unione della invidiata coppia, gia' convivente da qualche anno, nella residenza simbolo dell'alta borghesia milanese, della quale si dice che ''porti sfortuna ai proprietari''.
La cerimonia fu celebrata nella villa, (finita sotto sequestro per le vicende giudiziarie dell'immobiliarista) per via di una lombo-sciatalgia che aveva colpito fatalmente Anna Falchi prima delle nozze.
Dopo essersi legata all'uomo italiano del momento, che stava scalando la Rcs, Falchi si era ritrovata a diventare la moglie del detenuto piu' chiacchierato d'Italia. ''Tanto ormai ho capito che devo rassegnarmi al mio destino: quello di essere una capofamiglia...Sposando Stefano - aveva detto ai settimanali in quel periodo - ero convinta di potermi affidare a lui. Ora so di essere io la piu' forte, di doverlo proteggere, sostenere.
Dopo la scarcerazione del marito, i due sembravano aver ritrovato una vita di coppia più serena. Evidentemente era solo apparenza.
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