Era stato dato l'ordine di evacuazione solo ad una parte dei condomini che abitavano nel palazzo parzialmente crollato in via della Farnesina, a Roma. E' quanto hanno riferito gli stessi abitanti del palazzo ribadendo più volte che l'ordine di sgombero aveva riguardato gli inquilini del lato dello stabile che è rimasto in piedi e non di quello che è crollato. "A mezzogiorno - racconta un abitante del palazzo accanto - c'è stato un primo sopralluogo e i vigili hanno trovato una grossa crepa al piano terra e hanno dato l'ordine di evacuazione a chi abitava nella parte davanti del palazzo, dicendo che quello dietro era sicuro". Nel pomeriggio, però - dicono sempre gli abitanti dei palazzi vicini - alcuni inquilini hanno fatto un sopralluogo nella parte posteriore notando ulteriori crepe.
"Abbiamo chiamato più volte i pompieri ma non sono venuti - dice una donna che abita nella parte del palazzo evacuata, mostrando l'ordine di sgombero - sono degli irresponsabili, hanno rischiato di far morire delle persone. Dicevano che quella parte era sicura". Attorno all'una di notte i rumori nel palazzo si sono fatti sempre più frequenti tanto che chi era rimasto ha iniziato a scappare. "Ho sentito degli scricchiolii fortissimi e poi tanta, tantissima acqua che scorreva - racconta un'altra inquilina - non riuscivo ad uscire, il portone era già bloccato. Siamo riusciti ad andare via dal giardino e poco dopo il palazzo è venuto giù. Ora non esiste più e mi hanno detto che potevo dormire lì". Nella parte del palazzo crollata - sempre secondo il racconto di alcuni abitanti degli edifici accanto. nella serata di ieri c'erano almeno cinque persone in tre diversi appartamenti.
"E' un edificio degli anni '50, non erano stati fatti lavori all'interno delle case né strutturali all'esterno. Avevamo fatto addirittura un preventivo di valore di stabilità dell'edificio per poter mettere un ascensore in futuro e ci era stato detto che era tutto a posto. Avevamo fatto controllare 4 anni fa le fondamenta - sappiamo che questa zona è ricca di acque - ed è sembrato tutto a posto. Tutto si è scatenato quando un'inquilina si è accorta di una crepa al pianterreno e nell'arco di 24 ore è crollato tutto". Così Fabio D'Andrea, inquilino del palazzo crollato a Roma, a Skytg24.
"I vigili del fuoco - prosegue D'Andrea - erano stati allertati, la protezione civile era già venuta, avevano identificato un problema strutturale - in quanto c'era una piccola crepa - nella parte bassa anteriore e quindi hanno deciso di fare un intervento di evacuazione per tutti gli abitanti da quella parte dell'edificio. Mentre a noi che stavamo all'interno era stato consentito di rimanere perchè 'non c'erano pericoli', comunicando qualsiasi altra cosa. E invece è crollato tutto, soprattutto dalla nostra parte. Le case sono disintegrate". "Ci era stata data la possibilità di rimanere, ma un minimo di accortezza era necessaria", ha aggiunto.
"E' stata una tragedia sfiorata. Già da ieri pomeriggio avevamo notato che sul retro il palazzo era sceso di alcuni centimetri. E' gravissimo che l'edificio sia stato evacuato solo in parte, potevano esserci vittime". Lo ha detto Ignazio, uno dei condomini dello stabile di via della Farnesina a Roma crollato la scorsa notte. "Io e la mia famiglia eravamo stati evacuati già ieri - ha ricordato Ignazio -. Mia sorella e il marito, che abitavano sul retro, ossia la parte crollata, erano in casa stanotte. Sono vivi per miracolo. A salvarli l'insonnia di mio cognato che ha sentito degli scricchiolii". L'uomo spiega che la sorella è uscita "mentre l'edificio le stava per crollare in testa e il portone era già deformato". Ignazio poi aggiunge: "la nostra casa non c'è più. Non sappiamo dove andremo da stanotte".
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