E' necessario "un ruolo maggiormente incisivo di un'Europa invece purtroppo molto debole e cieca che consente di continuare ad erigere muri". Lo ha detto il segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, ad un convegno della Cisl sui migranti. Per Galantino, fondamentale è anche "l'integrazione perché accogliere, nonostante l'Italia lo faccia anche piuttosto bene, non basta; non si possono salvare le persone e poi non offrirgli una possibilità di futuro".
Per il prelato le morti commemorate ieri a Lampedusa "sono uno schiaffo alla democrazia europea, incapace di salvaguardare e proteggere persone in fuga da situazioni drammatiche create anche dalla politica estera e da scelte economiche europee. Non saranno i muri o le politiche di chiusura a fermare l'onda costante degli arrivi. Noi dobbiamo impedire che il Mediterraneo continui ad essere 'cimitero dei migranti', così come lo ha definito Papa Francesco. Dobbiamo imparare a vedere 'Dio nei migranti che tutti vogliono cacciare'. Una volta salvati in mare e accolti nei nostri Paesi dobbiamo garantire poi l'integrazione di queste persone".
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