(di Eloisa Gallinaro) (ANSA) - ROMA, 7 OTT - "Sono già 50 i morti di colera e l'emergenza acqua è gravissima. I pozzi sono contaminati e tra le priorità assolute c'è quella di garantire approvvigionamenti di acqua potabile, anche se moltissime delle zone colpite dall'uragano Matthew sono ancora isolate e quindi impossibili da raggiungere".
Haiti era già un Paese fragile con infrastrutture carenti e un alto tasso di insicurezza, dove il colera è endemico, ricorda la delegata della Croce Rossa, e ora "bisogna trovare il modo più veloce per aiutare 350.000 persone in stato di bisogno.
Finora sono stati sistemati in scuole e in ripari sicuri 61.000 sfollati, ma per molti non c'è neppure questa possibilità. Sono 178 le scuole danneggiate e inagibili". La Federazione internazionale della Croce Rossa della Mezzaluna Rossa ha lanciato un appello urgente per trovare 6,8 milioni di franchi svizzeri (6,2 milioni di euro) da destinare ai soccorsi, agli aiuti medici, all'assistenza igienico-sanitaria per 50.000 persone, aggiunge Costa. "Serve ancora più aiuto per le fasce deboli: i bambini, i disabili, i detenuti". "Ma i numeri aumenteranno e per avere un' idea chiara dei morti, degli sfollati, dei danni, delle necessità ci vorrà almeno una settimana".
INTERVISTA/ 'Emergenza acqua,ora la gente muore di colera'
L'italiana della Croce Rossa racconta il dramma di Haiti