Nei primi 18 mesi di attività il Piano Juncker in Italia ha consentito la conclusione di 55 operazioni (prestiti, garanzie, equity) a livello di gruppo Bei, per un valore di 3,8 miliardi e l'attivazione di investimenti per 21 miliardi: si tratta di circa un settimo degli investimenti attivati in totale (138,3 miliardi). E' il bilancio illustrato dal vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, intervenuto a 'Iniziativa Pmi' al Mise.
In tutta Europa i finanziamenti della Bei che si basano sulla garanzia Efsi (Fondo europeo per gli investimenti strategici) approvati fino a oggi sono pari a 24,8 miliardi di euro: prestiti che hanno permesso l'attivazione di investimenti totali per 138,3 miliardi, che rappresentano circa il 44% dei 315 miliardi di investimenti che si prevede di attivare come obiettivo attraverso l'Efsi nel triennio in corso. "Questi risultati - ha detto Scannapieco - ci consentono di affermare che, dopo un anno e mezzo, il Piano Juncker funziona e ha permesso di realizzare investimenti in 27 Stati membri, per quasi 140 miliardi su 315 previsti di investimenti già attivati".
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