"Il terremoto ci sta mettendo a dura prova - ha detto il premier Matteo Renzi a Camerino, uno dei luoghi più colpiti dal terremoto - ma l'Italia c'è, non lascia soli i cittadini, siamo più forti e ce la faremo". "Chiediamo al Parlamento - ha aggiunto -, nel pieno rispetto dei ruoli, di fare più veloce possibile per approvare il decreto sul terremoto perchè lì ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi a lavorare subito".
"Serve un intervento strutturale per intervenire nelle zone colpite dal terremoto. Lo dobbiamo spiegare bene all'Italia, all'Europa, a tutti", ha detto ancora Renzi. "Come stiamo facendo ad Amatrice - ha aggiunto - non dobbiamo lasciare che il riflettore si spenga su questi luoghi e cada l'attenzione della politica". Per Camerino e gli altri comuni coinvolti dal sisma di ieri l'impegno del governo "è no alle tende, non ci prendiamo in giro". Nei centri colpiti dal sisma del 24 agosto "abbiamo messo un po' di tempo a convincere tutti a lasciare le tende", ha aggiunto Renzi, Ma ora "non possiamo immaginare di fare l'inverno in tenda", si devono trovare subito soluzioni alternative, come alberghi o casette di legno.
"Dobbiamo ricostruire presto e in modo serio. Sono ottimista che riusciremo a farlo", ha detto Renzi nel corso di una riunione con i vertici della Protezione civile a Camerino, seguita alla visita dei luoghi danneggiati dal terremoto di ieri sera.
E il consiglio dei ministri ha esteso lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto 40 milioni. "Confermo l'impegno del Governo: ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno della ricostruzione intera, per quanto riguarda le case, gli edifici pubblici ed il patrimonio artistico". Lo dice Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, dopo un incontro a Visso con il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio e con il sindaco.
"Non sono possibili soluzioni non strutturali e dunque dobbiamo evitare di far dormire la gente in macchina o nelle tende: la linea è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità", dice il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, dopo un incontro a Visso con il sindaco e con il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani.
"Se confermata l'assenza di vittime e feriti gravi il bilancio del terremoto di ieri sera è miracoloso vista l'intensità delle scosse". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Abbiamo il dovere di non lasciare nessuno senza tetto. In Parlamento è in via di conversione il decreto per il sisma dell'agosto scorso e questo ci lascia spazio ad interventi quando capiremo a pieno i danni", ha aggiunto il ministro.
"Sono 980 i vigili del fuoco al lavoro nelle zone colpite dal sisma - ha spiegato Alfano a Radio 1 - con 450 mezzi e 4 elicotteri che da un'ora sono in volo per una ricognizione dei danni". "Ci sono stati - ha detto - danni nelle province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno, crolli a Visso con un ferito grave, ad Acquasanta ci sono cinque persone isolate. Il sistema dei soccorsi - ha sottolineato- ha funzionato anche questa volta in modo efficientissimo consentendo di portare unità sul posto".
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