In nome del padre e, d'ora in poi, anche della madre. E' questo il significato della pronuncia della Corte costituzionale sulla derogabilità della norma che imponeva il solo utilizzo del cognome del padre per i bambini.
"Non abbiamo mai perso l'ottimismo. Riteniamo che questa sia una vittoria non solo per noi ma per tutte le donne e anche per tutti gli uomini che lottano per un cambiamento di questo Paese - ha detto Manuela, sorridente dietro i grandi occhiali - E' stata un'idea condivisa, nata da due persone che stanno bene insieme e condividono il modo di essere genitori".
"Siamo consapevoli della nostra responsabilità nel consentire finalmente che dopo ormai più di 37 anni dalla prima proposta legislativa in merito siano sulla strada di una normazione che potrà tenere conto di questa storica decisione" ha ribadito il marito. Purtroppo, ha aggiunto, ancora una volta "la Corte Costituzionale ha anticipato il Parlamento" che ora è chiamato a parlare.
Cognome madre: coppia che avviò causa, gioia per cambiamento
Manuela, mai perso ottimismo. Avvocato, è importante giro di boa