Una nuova ondata di freddo e maltempo ha interessato l'Italia con nevicate soprattutto al sud. Condizioni che si trascineranno anche nei prossimi giorni, come prevede anche l'allerta meteo della Protezione civile, e porteranno aria gelida anche nelle zone terremotate, con neve nelle Marche, dove già si registrano disagi nel maceratese e in Umbria, dove a Norcia il sindaco ha rinforzato il piano antineve. A Roma un clochard è stato trovato morto in strada, e non è il primo di questi giorni: quasi certamente il freddo, la causa. La Croce rossa lancia l'allarme: è urgente trovare ricoveri al chiuso.
La neve è caduta in Molise, in Campania, in Abruzzo, in Sardegna. I napoletani hanno trovato il Vesuvio imbiancato dalla cima a bassa quota, mentre una forte grandinata si è abbattuta su Capri e il vento ha creato problemi ai collegamenti marittimi. Nell'entroterra campano, nella zona del Vallo di Diano e nel Tanagro, in provincia di Salerno, ha nevicato e i mezzi di soccorso sono in allerta, mentre oggi in alcuni paesi le scuole resteranno chiuse e disservizi si registrano nell'erogazione dell'acqua, a causa delle gelate.
Scuole chiuse per neve anche a Benevento. Sulle strade statali, in Campania come in altre regioni, l'Anas è al lavoro con uomini e mezzi spargisale e sgombraneve. Neve anche in Sardegna, nel nuorese e sui monti della Barbagia, ma anche in Ogliastra e in Gallura, patria delle vacanze estive, dove Tempio Pausania si svegliata imbiancata. Sul tratto calabrese dell'A2 si è abbattuta una vera bufera di neve ieri. Ha nevicato di nuovo a Campobasso, dove oggi le scuole saranno chiuse, e la tendenza è un peggioramento. Allerta vento su Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna e poi anche sulla Toscana, con mareggiate in arrivo lungo le coste. In Abruzzo è tornato il gelo, con il picco di 19,9 gradi sotto lo zero sull'Altopiano delle Cinquemiglia, in provincia dell'Aquila, a 1.250 metri di quota.
E le temperature sono in picchiata anche nei territori del centro Italia colpiti dal sisma, con disagi per le popolazioni. Nell'Appennino maceratese, Visso, Ussita e gli altri borghi dell'epicentro del sisma di fine ottobre sono imbiancati e iniziano i primi disagi alla circolazione sull'unica strada che collega Visso alla Val di Chienti. La neve è arrivata anche sulle Alpi e in Alto Adige, nella zona dell'Ortles il pericolo valanghe è marcato.
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