Politica

Sisma, Gentiloni: "Emergenza straordinaria, ringrazio chi è a lavoro"

"Nostra Protezione civile è tra le migliori al mondo, dare poteri straordinari"

Redazione Ansa

"La reazione all'emergenza straordinaria è stata straordinaria. Non solo li ringrazio ma li difendo abbiamo un sistema di protezione civile che dobbiamo tenerci stretto, è tra i migliori al mondo". Lo dice il premier Paolo Gentiloni a Che tempo che fa. 
   

"E' un'emergenza seria" con la "concatenazione micidiale tra una nevicata che non si vedeva da 45 anni e tre scosse di magnitudo molto alta. Non diamo l'idea che questo livello di emergenza sia normale, è stato un livello straordinario. Ringrazio le oltre 8mila persone che hanno lavorato in alcuni casi in condizioni davvero difficili. Un lavoro straordinario di cui penso dobbiamo essere orgogliosi".
   

"Dobbiamo dare poteri straordinari, a chi si occupa di emergenza e ricostruzione, ovvero alla Protezione Civile e al commissario per la ricostruzione. Nei prossimi 3-4 giorni ci concentriamo, e lo faremo con l'Anac e con il Parlamento, su quali possono essere questi poteri straordinari, non possiamo avere strozzature burocratiche, dobbiamo dare un segnale di accelerazione forte e chiaro" ai cittadini, tra i quali "si è diffusa la disperazione"

"Attenzione a scatenare questa voglia di trovare capri espiatori. Temo di lasciarci andare, temo un Paese incattivito che cerca subito il giustiziere e il capro espiatorio. La verità serve a far funzionare le cose meglio, non a cercare vendette".

"L'espressione manovra aggiuntiva mi fa venire il morbillo. La commissione Ue ha sostenuto in questi mesi che noi avevamo usato per margini di flessibilità per uno 0,2% di troppo. La rigidità su questi zero virgola non ha senso ma collaboreremo con l'Unione Europea per una soluzione nei prossimi mesi, probabilmente attorno alla stesura del prossimo Def". Lo afferma il premier Paolo Gentiloni ospite di 'Che tempo che fa', su Raitre. Ma, sottolinea, "se un aggiustamento è necessario questo non deve deprimere la nostra crescita".

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