Un cittadino egiziano 43enne è stato espulso per motivi di pericolosità sociale. Già condannato per reati comuni, l'uomo era stato espulso dal territorio nazionale nell'aprile 2013 ma era rientrato, come informa il Viminale, dopo aver ottenuto in maniera fraudolenta un visto dall' Ambasciata d'Italia in Egitto.
Il 21 aprile scorso la Digos di Catania ha rintracciato l'egiziano e ha trovato nel camper in cui viveva un machete di fattura artigianale, lungo circa 40 cm, e un telefono cellulare contenente, fra l'altro, un file audio riproducente inni jihadisti e una foto del responsabile dell'omicidio dell'Ambasciatore russo in Turchia avvenuto lo scorso dicembre nella capitale turca.
Il cittadino egiziano è stato quindi trasferito al centro per rimpatri di Brindisi - Restinco e rimpatriato dalla frontiera di Roma Fiumicino con un volo diretto a Il Cairo.