(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Possiamo dirci senza Dio, ma Dio non
sarà mai "senza l'uomo". Il mistero più grande del cristianesimo
è un Dio che si fa chiamare padre, anzi papà. E quando lo
invochiamo nel "Padre nostro" non esprimiamo una serie di
necessità, bensì comprendiamo che non siamo soli. Questa, in
pillole, la riflessione proposta dal Papa a oltre 15.000 persone
radunate in piazza San Pietro per l'udienza generale,
riflettendo sulla "Paternità di Dio, sorgente per la nostra
speranza". Nell'udienza inoltre papa Francesco, ricordando che
domani è il giorno di "Un minuto per la pace", - iniziativa di
preghiera che ricorda lo storico incontro in Vaticano, nel 2014,
dei presidenti di Israele e Palestina Shimon Peres e Abu Mazen,
con il Papa, a pregare per la pace, - ha invitato cristiani,
ebrei e musulmani a perseverare in questa comune preghiera per
la pace. L'invito alla preghiera comune delle grandi religioni
del libro viene nei giorni in cui il terrorismo ha recrudescenza
in diverse parti del mondo, dall'Europa all'Asia.
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