E' sempre più emergenza siccita' per l' agricoltura, ma la carenza di acqua potabile potra' essere un problema anche nelle citta'. E' l'allarme della Coldiretti che ricorda come le precipitazioni in primavera sono risultate quasi il 50% inferiori rispetto al periodo di riferimento dopo un inverno particolarmente asciutto con un deficit idrico del 48%.
''L'Italia - sottolinea la Coldiretti - e' a secco". Manca l'acqua potabile in molti Comuni mentre nei campi la carenza idrica sta compromettendo i raccolti, dagli ortaggi alla frutta, ma anche i cereali e i foraggi per l'alimentazione degli animali. E' il risultato di un inverno e una primavera 2017 che si classificano rispettivamente al terzo e al secondo posto tra le meno piovose dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni del Cnr e gli effetti si stanno facendo sentire sulle coltivazioni con i danni stimati dalla Coldiretti già in quasi un miliardo di euro per l'anomalie climatiche di un anno pazzo''.
L'andamento anomalo del 2017 con la seconda primavera più calda dal 1800 conferma la tendenza ai cambiamenti climatici dopo che il 2015 è stato l'anno più bollente della storia dall'inizio delle rilevazioni nel 1800, ma nella classifica degli anni piu' caldi in Italia ci sono, nell'ordine, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000.
''L'agricoltura e' l'attivita' economica che piu' di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma e' anche il settore piu' impegnato per contrastarli", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare "che servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico"
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