(ANSA) - TREVISO, 27 GIU - "Anziché cercare un'armonia con
quanto accade nel resto d'Italia la Regione Veneto pare stia
facendo sempre il possibile per distinguersi, spostando
l'attenzione da questioni molto più serie come la Pedemontana o
la disoccupazione giovanile". E' il commento di Abdallah
Khezraji, storico portavoce delle comunità marocchine di Treviso
e già vicepresidente della Consulta regionale per
l'immigrazione, al nuovo regolamento in materia di sicurezza
approvato dal Consiglio Regionale e che vieta, in particolare,
di indossare burqa e niqab in uffici e sedi della sanità
pubbliche.
"Capisco che per convivere con l'arroganza del segretario
della Lega, Matteo Salvini, il presidente veneto, Luca Zaia,
abbia scarsi margini di autonomia di pensiero - riflette
Khezraji - ma se il Veneto spesso appare una parte d'Italia
'antipatica' al resto del Paese, lo si deve anche a scelte di
questo genere".
Sicurezza: stranieri, Veneto antipatico
Leader marocchini, 'per seguire Salvini, Zaia non ha autonomia'