Sfila sotto il sole cocente del luglio milanese, con i bambini nel passeggino che indossano cartelli che chiedono 'libera scelta', il movimento free vax contro l'obbligo vaccinale. Tra le migliaia di partecipanti, nella manifestazione nazionale che chiede il ritiro del decreto Lorenzin, anche il senatore della Lega Nord Paolo Arrigoni, che considera il decreto "arrogante e irragionevole". ""Ho seguito il provvedimento in commissione e in aula e i tanti cambiamenti apportati - dice Arrigoni - ne certificano l'irragionevolezza. E' stata messa una pezza ma rimane la coercizione". Un giovane padre sente parlare il senatore e gli si avvicina: "scusi, ma io che ho due figli non vaccinati di 3 e 4 anni potrò mandarli a scuola?". Paolo non vuole essere costretto a farlo: "Voglio vaccini sicuri, senza metalli pesanti" dice sicuro. Tutti in corteo ribadiscono che la manifestazione non è contro i vaccini ma contro il decreto, ma poi sono in tanti ad aver scelto di non vaccinare i propri figli.
Un corteo contro l'obbligo vaccinale nel pomeriggio nel centro di Roma. L'iniziativa, a quanto si è appreso, è stata promossa da "Uniti per la libera scelta", coordinamento di varie associazioni no Vax. "Ci siamo mossi in corteo dall'Arco di Costantino a piazza Bocca della Verità - fa sapere Franco Trinca, biologo, tra i coordinatori del Movimento - A sfilare eravamo circa 2000-3000 persone. Oggi chiediamo il non obbligo vaccinale, la rimozione dell' obbligatorietà fino a che non avremo vaccini 'puliti', prodotti da un istituto sierologico nazionale. Non ci possiamo fidare di Big Pharma, che in tutto il mondo viene condannata. E poi chiediamo analisi pre-vaccinali: già con queste regole di base avremmo risolto i problemi". "Ho inviato un documento scientifico a Mattarella e Lorenzin - ha aggiunto - e una diffida penale ai senatori della commissione Sanità".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it