(di Emanuele Riccardi)
"Non ho la sfera di cristallo, ma se mi obbliga a rispondere, sono convinto che il Parlament si riunirà e dichiarerà l'indipendenza della Catalogna lunedì nonostante il no della Corte, con una sorta di meccanismo pavloviano stimolo/risposta. E secondo me, a questo punto il governo di Madrid sfrutterà l'articolo 155 della Costituzione, non essendo pronto a nessuna marcia indietro", revocando così i poteri della Generalitat.
Il Pp di Mariano Rajoy al potere a Madrid, ma anche i socialisti di Pedro Sanchez che alla fin fine saranno obbligati ad appoggiarlo, non perseguono secondo Arbos una logica di Stato, in quanto l'indipendenza sarebbe comunque impossibile vista la differenza di mezzi tra Spagna e Catalogna. Al di fuori dalla Catalogna, dove non contano comunque più di tanto, i due partiti non perdono elettori con la crisi catalana, anzi. E a loro va bene tutto sommato ritrovarsi con un 45% di catalani furiosi, che comunque non voterebbero per loro, mentre i consensi potrebbero aumentare nel resto della Spagna. Non hanno capito, sostiene il costituzionalista, che essendo l'indipendenza impossibile, sarebbe meglio per Pp e Psoe ritrovarsi con un 45% di catalani frustrati, che a questo punto potrebbero rivoltarsi contro gli indipendentisti, accusandoli di aver mentito sull'ipotesi di una Catalogna indipendente, un sogno impossibile. La soluzione a questo muro contro muro? "Non si tratta tanto di impedire l'indipendenza, come abbiamo visto impossibile, ma di mettere in evidenza il fatto che i leader indipendentisti non sono in grado né di ottenerla né di garantirla", sostiene Arbos.
Poi, prosegue, "bisogna ristabilire la fiducia. Prima attraverso contatti discreti tra governo e società civile, poi inviando messaggi credibili con la promessa di investimenti in infrastrutture, annunci in grado di conquistare le prime pagine dei giornali. Bisogna riconquistare gli 'indipendentisti di convenienza', ristabilendo la credibilità". E come ha detto il deputato catalano Joan Coscubiela, molto critico sia nei confronti di Rajoy sia di Puigdemont, e ammiratore di Norberto Bobbio che volentieri cita, "non ci sono altre opzioni".(ANSA).