Ancora morti sul lavoro in un inizio di 2018 drammatico che ha visto oltre 150 morti bianche. Oggi due operai sono deceduti ed uno è rimasto ferito in un incidente sul lavoro avvenuto avvenuto a Crotone: sono stati travolti da un muro di contenimento mentre erano impegnati in lavori di ristrutturazione di una strada locale. Il 3 aprile scorso Mauro Morassi, 55 anni, di Zuglio (Udine), è morto a Marghera (Venezia) dopo essere stato travolto da un camion uscito da un deposito.
Giuseppe Legnani e Gianbattista Gatti hanno perso la vita a Treviglio, nel Bergamasco, proprio nel giorno di Pasqua, dopo essere accorsi nello stabilimento di lavorazione di farine per mangimi della Ecb, chiamati dai cittadini preoccupati per il diffondersi del cattivo odore che usciva dalle cisterne di essiccazione. La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo.
A Livorno, dove l'esplosione di un serbatoio nel porto industriale ha ucciso i due operai che lo stavano pulendo, Nunzio Viola di 52 anni e Lorenzo Mazzoni di 25, la Procura prosegue le indagini sulle cause del grave incidente e ha inviato i primi avvisi di garanzia. Destinatari sarebbero i vertici della Labromare, l'azienda datrice di lavoro, e quelli della Costieri Neri, la società titolare del deposito deflagrato. Gli avvisi ipotizzano l'omicidio colposo plurimo.
In base ai dati raccolti dall'Osservatorio indipendente sulle morti sul lavoro di Bologna, organismo di monitoraggio nato nel 2007 dopo le tragiche morti degli operai arsi vivi nell'altoforno della Thyssen di Torino, sono 154 le persone che hanno perso la vita dall'inizio del 2018. Un dato in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che peraltro non tiene conto di tutti gli incidenti che avvengono nelle zone 'grigie' della manovalanza clandestina e che sfuggono ad ogni triste classifica e a ogni controllo.
Quello di Crotone, è il quarto caso di morti multiple in poco più di venti giorni: il 20 marzo due vigili del Fuoco sono morti a Catania durante un intervento e altri due sono rimasti gravemente feriti. Una settimana dopo, il 28 marzo, c'è stata l'esplosione a Livorno, poi la Pasqua tragica dell'Ecb, ora il caso di Crotone.
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