Il nodo di Casalecchio, che collega, a Bologna, l'Autostrada del Sole con l'A14 Bologna-Taranto, è uno dei punti caldi della viabilità italiana. Nel tratto interessato dall'incendio, dove è collassato un ponte, passa, infatti, tutto il traffico proveniente da sud e diretto all'Adriatico. Da lì passano ogni anno moltissime delle auto che raggiungono i luoghi di vacanza e nei giorni di 'bollino nero' è uno dei tratti che presentano i principali problemi di traffico. Parallelo a quel tratto di autostrada corre la tangenziale di Bologna, collegando Casalecchio, l'Aeroporto e i popolosi quartieri occidentali della città come Borgo Panigale.
Nel giorno dell'incidente nessuno si è sentito di avanzare un'ipotesi di riapertura. Il ponte crollato non sarà, a quanto si apprende, messo sotto sequestro dalla magistratura. Una volta conclusi i soccorsi, quindi, Autostrade potrà analizzare la situazione e cercare di capire che tipo di interventi dovranno essere fatti per ripristinare la viabilità. Certo è che il danno provocato dall'esplosione non è di poco conto: il ponte è completamente collassato e in mezzo all'autostrada c'è una voragine. Per riaprirla al traffico ci vorrà tempo.
Il nodo di Bologna, peraltro, è stato proprio nei giorni scorsi al centro di una ferocissima polemica fra governo da una parte, Comune di Bologna e Regione dall'altra. L'esecutivo, infatti, ha messo in discussione il progetto di ampliamento dell'autostrada, il cosiddetto 'passante di mezzo', che era stato oggetto di un accordo firmato dalle istituzioni locali con il governo Gentiloni. A settembre era prevista una conferenza dei servizi che, però, è stata rimandata a data da destinarsi.