Cronaca

Violenza su una turista a Rimini, indagati due allievi di scuola di Polizia di Brescia

Ieri altre due violenze sessuali, in pieno giorno e in centro a Pescara e in Calabria. E l'arresto del presunto stupratore di Jesolo

foto archivio

Redazione Ansa

Due giovani, di 21 e 23 anni, indagati con l'accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una turista tedesca. I due ragazzi, studenti della Scuola per allievi agenti di Polizia di Brescia sono stati identificati dalla Polizia di Stato di Rimini. Le indagini affidate alla Squadra Mobile sono coordinate dal sostituto procurare Davide Ercolani. Il fatto è accaduto ieri nel tardo pomeriggio nella camera di un hotel riminese. Gli accertamenti della Polizia di Stato si sono prolungati fino a tarda notte alla presenza del sostituto procuratore Ercolani in Questura fino alle 4 per sentire vittima e testimoni.

Dopo la violenza sessuale di Jesolo ai danni di una quindicenne, avvenuta il 23 agosto, altre due violenze sessuali si sono consumate ieri in luoghi di vacanza, a Pescara, in Abruzzo, e a Botricello (Catanzaro), in Calabria, entrambi con presunti autori senegalesi: il primo è un 61enne che ha violentato in pieno giorno una 39enne pescarese nei pressi della stazione ferroviaria ed è stato arrestato dalla polizia anche grazie all'intervento di alcuni passanti, mentre il secondo è un 30enne che fa l'animatore in un villaggio turistico denunciato da una calabrese di 30 anni.

L'uomo arrestato in Abruzzo era stato in carcere a Pescara dal marzo 2016 all'aprile del 2018 dopo essere stato condannato per violenza e maltrattamenti in famiglia, risalenti al 2014. L'uomo, che in passato era stato fermato anche per il furto di un'auto, vive in Italia dagli anni '90 con un permesso per motivi familiari, avendo una compagna italiana e due figlie.

A Botricello (Catanzaro) il presunto autore della violenza, ballerino e animatore, in Italia da circa 15 anni, dopo essere stato denunciato è stato trasferito dalla struttura dove lavorava in un altro villaggio. La vicenda è stata raccontata dalla donna ai carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti, a distanza di circa una settimana dai fatti. La donna si è anche recata autonomamente, assieme ad un'amica, in ospedale facendosi refertare. Secondo quanto riferito dalla trentenne, che avrebbe dichiarato di frequentare da qualche tempo il giovane, questi avrebbe approfittato di lei contro la sua volontà.  

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