Festa della donna di lotta per reclamare diritti, "uno sciopero generale femminista" per quello che vede le tante piazze italiane, ma anche in altri 60 paesi, colorare di rosa questo 8 marzo.
La giornata internazionale della dona è iniziata a Roma con un presidio sotto il Ministero della Salute con gli slogan "libere di scegliere, obiezione respinta" e "sulle nostre vite decidiamo noi". E' iniziata così a Roma la giornata di mobilitazione delle attiviste di 'Non una di Meno' per l'8 marzo. Le manifestanti si sono poi spostate sempre in mattinata sotto il ministero del Lavoro: "Contro le discriminazione delle donne nel mercato del lavoro, contro la disparità salariale, perché vogliamo liberarci da violenze, molestie, discriminazioni sessiste, transomofobiche", hanno spiegato. Sulla pagina Fb di "Non una di Meno Roma" c'è testimonianza delle diverse iniziative in città: come quella un gruppo di donne con i mantelli rossi e dei copricapo bianchi, che hanno inscenato una manifestazione nel III municipio. "Le ancelle per lanciare un messaggio contro il ddl Pillon, il più spietato attacco ai diritti di donne, figlie e figli che non aiuta le famiglia", spiegano le attiviste nel post. Una "mobilitazione di studentesse e studenti" si è svolta "anche alla Sapienza", la prima università di Roma.
8 marzo, Mannoia: tentano riportarci indietro, non ci riusciranno
Nel giorno della vigilia dell'8 marzo sono stati due i femminicidi nell'arco di poche ore e data l'emergenza in continua ascesa, anche per gli stupri, il vice-premier Luigi Di Maio ha annunciato un inasprimento delle pene "per ogni forma di violenza contro le donne" spiegando che ci sta già lavorando con il ministro Bonafede, mentre in Commissione Giustizia della Camera è stato approvato un testo base contro la violenza alle donne che ricalca il cosiddetto "codice rosso".
L'evento clou della giornata è previsto alle 17 a Roma da piazza Vittorio, dopo le donne ma non solo, sfileranno fino in piazza Madonna di Loreto, a pochi passi da piazza Venezia al grido di "Non una di meno". Un corteo che ribadirà la richiesta del "ritiro immediato" del Ddl Pillon su separazione e affido, che contesterà "la violenza razzista e istituzionale della legge Salvini" contro i migranti, per dire basta alla violenza sessuale e ai femminicidi.
"Scioperiamo per inventare un tempo nuovo. Se le nostre vite non valgono - dicono nella piattaforma -, noi scioperiamo!".
E se l'8 marzo 2019 è sempre meno festa, rimangono invariate le tradizioni, o forse le abitudini, visto che stando ai dati della Cia-Agricoltori italiani" si stima un aumento delle vendite delle mimose del 7% in Italia, con quasi 13 milioni di 'mazzetti' da acquistare per regalare a compagne, amiche, colleghe, mentre per la Coldiretti domani ci saranno mimose e fiori per quasi 1 donna su 3 (34%).
8 marzo, Napoli:#Nonunadimeno in corteo con foto uxoricidi