Cronaca

Cannabis: direttiva Viminale, infiorescenze illegali

Stretta sui controlli. Più verifiche nei negozi

Prodotti realizzati con cannabis light e derivari dalla canapa in un negozio

Redazione Ansa

Vigilare sulla vendita illegale di derivati e infiorescenze della canapa, "impropriamente pubblicizzata come consentita dalla legge n. 242/2016", effettuare uno screening sui territori dei negozi destinati alla vendita di canapa, facendo particolare attenzione a alla "localizzazione degli esercizi, con riferimento alla presenza nelle vicinanze di luoghi sensibili quanto al rischio di consumo delle sostanze, come le scuole, gli ospedali, i centri sportivi, i parchi giochi, e, più in generale, i luoghi affollati e di maggiore aggregazione, soprattutto giovanile". È quanto prevede la nuova direttiva emanata dal ministero dell'Interno, che prevede una stretta nei controlli dei negozi di canapa.

IL TESTO

Oltre a prevedere un'intensificazione delle verifiche all'interno di questo tipo di negozi, la direttiva del Viminale dispone anche una "ricognizione" di questi esercizi da valutare attraverso i Comitati provinciali della sicurezza e sottolinea che "tra le finalità della coltivazione della canapa industriale non è compresa la produzione e la vendita al pubblico delle infiorescenze, in quanto potenzialmente destinate al consumo personale, in quantità significative da un punto di vista psicotropo e stupefacente, attraverso il fumo o analoga modalità di assunzione". Inoltre, in merito a "possibili nuove aperture di simili esercizi commerciali", bisognerà tener conto di "una distanza minima di almeno cinquecento metri dai luoghi considerati a maggior rischio. Un provvedimento comunale sul modello di quello che ha già interessato le sale da gioco". 
   

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