Cronaca

L'elemosiniere del Papa riallaccia la luce in stabile occupato, presentato un esposto

Cardinale Krajewski: 'Dal quando è stato riattaccato il contatore pago io, non c'è problema'

Redazione Ansa

Tutti con l'elemosiniere del papa dal nome impronunciabile ma dalle mani d'oro. Gli occupanti dello stabile occupato, a due passi da Santa Croce in Gerusalemme a Roma, sono grati a Konrad Krajewski per aver riportato l'elettricità nello stabile in cui vivono e sono pronti ad autodenunciarsi se "qualcuno dovesse prendersela col cardinale". Una presa di posizione arrivata dopo le parole del ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Se in Vaticano vogliono pagare le bollette a tutti gli italiani in difficoltà ci diano un conto corrente. Sostenere l'irregolarità non è mai un buon segnale". Intanto Areti, società che per conto di Acea si occupa della distribuzione, ha presentato un esposto contro ignoti per furto di energia. Un atto dovuto che porterà all'apertura di un fascicolo in Procura. Ma sull'elemosiniere grava il nodo "immunità" della quale godono gli alti prelati: dunque qualora il cardinale non volesse avvalersene la Procura di Roma dovrà comunque seguire un iter diplomatico perché si tratta di un cittadino straniero. Peraltro il contratto che regolava la fornitura di energia elettrica nello stabile occupato era "di salvaguardia", ma nessuno finora aveva mai pagato le bollette.

 Il contratto di salvaguardia, come spiegano fonti di Hera Comm, la società emiliana attiva sul mercato libero anche a Roma e titolare del contratto intestato all'immobiliare proprietaria del palazzo, è un servizio che permette ai clienti che si trovano senza un fornitore di energia elettrica a mercato libero di continuare a ricevere la fornitura, purché regolari nel pagamento delle bollette. Questi contratti vengono aggiudicati dopo una gara pubblica ed Hera Comm era risultata aggiudicataria della gara per il servizio di salvaguardia elettrica nella regione Lazio. Dal momento dell'attivazione della fornitura, tuttavia, nessuno dello stabile Spin Time ha pagato le relative bollette. Per questo Hera ha ordinato ad Areti di interrompere la fornitura e la controllata di Acea ha eseguito, così come prevede la legge. Una settimana fa, al momento del distacco, Hera aveva annunciato che il servizio sarebbe stato ripristinato "quando le bollette saranno pagate".

Adesso, quindi, a valle della manovra potenzialmente pericolosa se non effettuata da personale abilitato, l'elettricità arriva con un prelievo indebito ai danni della stessa Acea.

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