Dopo anni in cui è stata in caduta libera, torna a crescere in modo significativo l'affluenza in questa tornata elettorale che vede al voto l'Emilia Romagna e la Calabria. Un vero e proprio exploit è quello dell'Emilia Romagna, dove alle 23 è andato a votare il 67,67%, con trenta punti in più rispetto al 2014 quando andò a votare solo il 37,76% degli elettori emiliani-romagnoli; dunque una mobilitazione massiccia per questo voto che, nonostante le rassicurazioni degli esponenti della maggioranza, potrebbe avere effetti sul governo.
I CANDIDATI AI SEGGI
Lunghe code si sono formate oggi fuori dai seggi in Emilia Romagna. "È segno di democrazia, fa sempre piacere. Era un po' di tempo che non facevo la fila per poter votare, non so i dati ma mi sembra buono", ha commentato l'ex premier Romano Prodi, uscendo dal seggio elettorale nel liceo Galvani di Bologna, dove ha votato insieme alla moglie Flavia. Guardando alle maggiori città, molto alta è stata l'affluenza a Bologna, dove ha votato alle 19 il 60,82% contro il 33,04% del 2014 e a Ferrara dove ha votato il 59,24% contro il 32,44% dell'ultima tornata elettorale. L'affluenza più alta è stata a Modena con il 61,33% degli elettori alle urne, contro il 33,02 del 2014; la più bassa a Rimini con il 55%. Buona l'affluenza anche a Reggio Calabria, almeno fino alle 19, dove ha votato il 38,99 (era stato il 36,23 alle precedenti consultazioni) e a Cosenza dove è andato alle urne il 45,75 contro il 40,26 del passato. A Crotone l'affluenza, sempre alle 19, è stata più bassa: è andato alle urne solo il 36,84.