Tanti ragazzi con lo spritz in mano, ma tutti senza mascherina. Distanziamento sociale di pochi centimetri, folla davanti ai bar e voglia di eccessi. Nei video della 'movida' esplosa ieri sera nelle piazze di Padova, il giorno del ritorno alla quasi-normalità, si vede addirittura un ragazzo che a tre metri da terra fa la 'ruota' sul tirante in ferro di un portico. Immagini di un 'libera tutti' visto anche in altre città del Veneto, come Treviso, e che ha fatto infuriare il governatore Luca Zaia, che finora aveva portato i giovani veneti in palmo di mano, perchè più attenti degli adulti al rispetto delle norme anti-contagio.
Così, nella quotidiana conferenza stampa sull'andamento del Covid, è sbottato: "Ci sono arrivate decine di foto e video dei centri delle nostre città con movida a cielo aperto. Non ho nulla contro la festa, ma divieto di assembramenti e l'uso della mascherina sono la conditio sine qua non, i salva vita per la tutela dei cittadini". Poi l'avvertimento: "in 10 giorni io li vedo i contagi: se aumentano richiuderemo bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa con il silicone". Ad amico che gli aveva girato una gallery fotografica con tanti giovani intenti a bere senza traccia di protezioni al collo, Zaia ha detto di aver risposto: "'li aspetteremo davanti alle porte dell'ospedale'". "Molti di costoro - ha osservato il governatore - sono gli stessi che poi fanno la morale sui social. Il loro senso civico è zero. Almeno abbiano rispetto per le 1.820 persone che hanno perso la vita".
A Padova c'è scappato anche l'arresto. Quello di un 23enne che ha reagito con spinte e offese ai Carabinieri intervenuti all'una di notte per sciogliere l'assembramento davanti ad un bar di Piazza dei Signori.
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