Un flash-mob in miniatura per chiedere di rientrare a scuola a settembre, come prima della pandemia. Ad organizzarlo, all'indomani della consegna delle pagelle, una intera classe di una scuola primaria di Roma.
A spingere la IV B della 'Cesare Battisti' il forte riscontro mediatico ricevuto per la loro foto di classe con distanziamento scattata davanti allo storico istituto nel cuore della Garbatella prima della fine di questo inedito anno scolastico, per conservarne il ricordo come tutti gli anni. "Ora che siamo famosi - si sono detti i bambini con l'ingenuità propria dell'età - tutti devono sapere che desideriamo riprendere le lezioni, che abbiamo 'voglia di scuola'". Stavolta non si sono limitati ad esserci: ciascuno di loro ha preparato a casa un disegno, un pensiero, un tema. Poi, tutti insieme, muniti di mascherina, hanno realizzato uno striscione e lo hanno appeso all'enorme cancello di ingresso. Mani che tagliano e incollano, piedi che si muovono, sguardi vivaci, voglia di ritrovare la normalità.
A immortalare il mini flash-mob (il video su ANSA.it), anche stavolta, Giulio D'Adamo: papà di una delle allieve e fotografo del World Food Programme dell'Onu, abituato per lavoro a cogliere l'essenza degli attimi in un frame. #vogliadiscuola: un grido che è anche un hashtag.
Perché questi piccoli cittadini, alle prese con la prima grande rivoluzione della loro vita, dopo mesi di lockdown e di lezioni on line, hanno capito che quando la barca è in mezzo alla tempesta, bisogna remare tutti dalla stessa parte. E loro lo stanno facendo. Sperando di ritornare a fare i gruppetti nel cortile di scuola, a settembre.
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