In Italia quasi un malato su 5 morto di Covid-19 era affetto da demenza. Lo dice il rapporto di Alzheimer's Disease International (Adi), di cui la Federazione Alzheimer Italia (Fai) fa parte.
L'età, si legge nel rapporto, è il principale fattore di rischio per la demenza e gli anziani sono il gruppo più a rischio di contrarre il virus: conferma ne è il fatto che l'86% dei decessi per Covid-19 riguardano gli over 65. I dati sull'Italia sono stati raccolti da uno studio realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità anche se, spiegano dalla Fai, mancano ancora dati definitivi sui contagi nelle Rsa e sull'impatto sui caregiver, "Abbiamo vissuto mesi drammatici in cui sono stati commessi errori e i numeri ce lo confermano: 1 su 5 decessi da Covid-19 riguardano persone con demenza - spiega Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia - Abbiamo l'obbligo morale di analizzare questi dati per capire cosa è successo ed evitare che accada di nuovo. Ma accanto agli aspetti più dolorosi, abbiamo tanti esempi virtuosi: cito, ad esempio, le associazioni locali e le Comunità amiche delle persone con demenza che da subito si sono attivate creando una rete di protezione solidale per i malati e i familiari. É da queste esperienze che dobbiamo ripartire".
Nella maggior parte dei casi le persone con demenza come primo sintomo dell'infezione presentano l'aggravarsi dello stato confusionale (delirium) e non i più tipici sintomi individuati (febbre, difficoltà respiratorie, tosse).
Pubblicazione dei dati e tutela dei diritti delle persone con demenza nell'accesso alle cure mediche è quanto chiede Adi ai governi nazionali attraverso il suo Ceo Paola Barbarino: "All'inizio del mese mondiale dell'Alzheimer -dice - ci rivolgiamo ai governi affinché raccolgano e pubblichino dati trasparenti e incrementino l'assistenza per proteggere i soggetti vulnerabili con demenza".
Coronavirus, in Italia 1 morto su 5 era affetto da demenza
Alzheimer's Disease International: "Incrementare l'assistenza"