Il Papa si è recato questa mattina presto a Piazza di Spagna e a Santa Maria Maggiore per un omaggio alla Madonna nel giorno dell'Immacolata.
"Alle ore 7.00 di questa mattina, nella Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre si è recato in Piazza di Spagna per un atto di venerazione in forma privata a Maria Immacolata". Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.
"Alle prime luci dell'alba, sotto la pioggia, ha deposto un mazzo di rose bianche alla base della colonna dove si trova la statua della Madonna e si è rivolto a Lei in preghiera, perché vegli con amore su Roma e sui suoi abitanti, affidando a Lei tutti coloro che in questa città e nel mondo sono afflitti dalla malattia e dallo scoraggiamento. Poco prima delle 7.15 Papa Francesco ha lasciato Piazza di Spagna - riferisce ancora Bruni - e ha raggiunto Santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all'icona di Maria Salus Popoli Romani e celebrato la Messa nella Cappella del Presepe. Ha poi fatto ritorno in Vaticano".
"La sorpresa di papa Francesco a Piazza di Spagna a Roma per la tradizionale cerimonia dell'8 dicembre, prima che i vigili del fuoco salissero con l'autoscala su, fino a 27 metri d'altezza, per donare alla Madonna la corona di fiori". Lo scrivono su twitter i Vigili del Fuoco postando un video con il Papa a Piazza di Spagna questa mattina presto.
"Nell'attuale contesto di emergenza sanitaria, il dono dell'Indulgenza plenaria è particolarmente esteso agli anziani, ai malati, agli agonizzanti e a tutti quelli che per legittimi motivi siano impossibilitati ad uscire di casa": è quanto si legge nel decreto che stabilisce, per volere del Papa, un anno dedicato a San Giuseppe. L'indulgenza è concessa a chi "distaccato dal peccato e con l'intenzione di adempiere, non appena possibile, le tre solite condizioni, nella propria casa o là dove l'impedimento li trattiene", reciterà un atto di pietà in onore di San Giuseppe. Le condizioni sono: Confessione, Comunione e preghiera.
Il Papa ringrazia chi si adoperano per gli altri nella pandemia e li paragona a San Giuseppe, "l'uomo che passa inosservato", al quale il Papa dedica un anno speciale. Le nostre vite sono "sostenute da persone comuni, solitamente dimenticate, che non compaiono nei titoli dei giornali e delle riviste né nelle grandi passerelle dell'ultimo show ma, senza dubbio, stanno scrivendo oggi gli avvenimenti decisivi della nostra storia: medici, infermiere e infermieri, addetti dei supermercati, addetti alle pulizie, badanti, trasportatori, forze dell'ordine, volontari, sacerdoti, religiose" che "hanno compreso che nessuno si salva da solo".
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