(ANSA) - MILANO, 10 MAR - Avrebbe ucciso la figlia con
"premeditazione", Patrizia C, la 41enne ora in carcere a San
Vittore con l'accusa di omicidio aggravato per aver soffocato la
sua bimba di appena due anni per "colpire" il marito, padre
della piccola, deciso a interrompere la relazione. Lo scrive il
gip di Milano Carlo Ottone De Marchi, nel provvedimento con cui
ha convalidato il fermo e disposto il carcere nei confronti
della donna.
Il giudice, che al momento suggerisce questa seconda
aggravante al pm di Pavia Roberto Valli, al quale ha trasmesso
gli atti, ritiene la sussistenza delle esigenze cautelari,
soprattutto "un grave e concreto pericolo di reiterazione di
fatti analoghi (...) e comunque altri gravi delitti con uso di
armi o di altri mezzi di violenza personale". E a questo
proposito il gip sottolinea che "tale pericolo è desumibile
dalla premeditazione della condotta, dallo svolgimento
dell'attività delittuosa, dal comportamento dell'indagata
antecedente ai fatti in cui dichiarava il proprio proposito
(...) di rivalsa" in quanto non accettava la separazione. A ciò
si aggiunge la "particolare vulnerabilità" della figlioletta
"priva di qualsiasi strumento di difesa", e il fatto che la
donna "è madre di altri due figli".
Nell'ordinanza non si riconosce alla 41enne "una condizione
di infermità mentale tale da escludere o da far ritenere
grandemente scemata la capacità di intendere e volere". (ANSA).
Bimba uccisa: gip, è stato un gesto premeditato
Ordinanza, pericolosa personalità della madre.