Cronaca

'In Lombardia nessun elemento per passaggio in arancio'

Dg Welfare, Rt stabile ma non possiamo ancora 'tornare indietro'

Una unità di terapia intensiva

Redazione Ansa

"Concentriamoci sulle vaccinazioni degli over 75 e potremo riaprire tutto. Uno sforzo che possiamo fare nelle prossime due-tre settimane per dare fiato al Paese, altrimenti per asfissiare il virus asfissieremo noi stessi". Lo dice il presidente della Liguria Giovanni Toti a 'Mattino 5' chiedendo una riapertura dell'Italia dopo Pasqua. "Penso francamente che le persone non ce la facciano più. Non ce la fanno più le attività economiche, non ce la fanno più i ragazzi a stare a casa, non ce la fanno più i teatri e i musei. Stiamo desertificando un Paese per salvare noi stessi e - conclude - non credo sia la soluzione". 

Intanto Lazio, Veneto e Calabria stanno completando la vaccinazione dei malati fragili: "Abbiamo così già messo in sicurezza circa 11.000 malati di cancro", ha affermato all'ANSA il presidente della Federazione oncologi, cardiologi, ematologi (Foce) Francesco Cognetti. "Alcune Regioni, ovvero Lazio, Veneto e Calabria - spiega - avevano già deciso di accogliere subito la nostra istanza e di anticipare le determinazioni ministeriali giudicando urgente la vaccinazione di questi malati fragili e quindi ad elevato rischio di mortalità in caso di contagio. Queste Regioni stanno quindi già completando la vaccinazione di questi pazienti".

LOMBARDIA - "Siamo in zona rossa fino a Pasqua, in questo momento abbiamo una stabilità dell'Rt ma non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro" in zona arancione", ha detto il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, nel corso di un'audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale lombardo.

VALLE D'AOSTA -"Per la prossima settimana i dati sono al limite tra lo scenario di tipo 3 e lo scenario di tipo 4, quindi la Valle d'Aosta è abbastanza vicina alla zona rossa", ha detto intanto in Consiglio regionale il presidente della Regione Erik Lavevaz. "I dati dell'epidemia stanno nuovamente crescendo su tutto il territorio regionale, - ha aggiunto - le curve predittive per le prossime settimane non danno purtroppo segni di appiattimento, quindi c'è un po' di apprensione per questi aspetti". Secondo quanto riferito sono tre i comuni in cui l'incidenza del contagio è maggiore: Ayas, Courmayeur e Donnas.

UMBRIA - Il Commissario straordinario regionale per l'emergenza coronavirus in Umbria, Massimo D'Angelo, ha dato mandato di "sospendere, con effetto immediato", la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19, mediante AstraZeneca, "per tutte le categorie dei servizi essenziali". Lo ha annunciato la Regione. Rimangono aperte le prenotazioni per le "categorie prioritarie", già individuate nel nuovo piano vaccinazioni nazionale: personale docente e non docente, scolastico e universitario, delle forze armate, personale di polizia e dei servizi penitenziari.

PIEMONTE - "Il problema non è trovate tantissimi punti vaccinali ma concentrarli e fare in modo che le risorse umane che ci sono possano fare più numeri possibili. Sull'eventuale uso di discoteche o altro vediamo, se sarà opportuno, ma oggi mancano più che altro i medici, non i punti vaccinali". Così l'assessore regionale del Piemonte Matteo Marnati all'inaugurazione nel parcheggio dell'Allianz Stadium, di un nuovo centro vaccinale riconvertendo l'hot spot per tamponi. "Abbiamo ascoltato anche le esigenze del Governo - aggiunge Marnati - di utilizzare tutti i punti che abbiamo perché oggi entriamo nel vivo della campagna".

MARCHE - Il Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona - Univpm, nell'ambito della sorveglianza epidemiologica molecolare ha identificato ieri, in due tamponi provenienti da Pesaro Urbino, una "variante finora non descritta in Italia": si tratta della variante che era stata identificata a New York a novembre (era stato attribuito il nome di "B.1.526") e che si è diffusa gradualmente negli Usa. "Al momento - spiega il prof. Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia - non ci sono evidenze scientifiche sull'eventuale capacità di questa variante di evadere la risposta neutralizzante suscitata dagli attuali vaccini".  

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