Il 29 marzo 2003 muore a Hong Kong il medico italiano Carlo Urbani, capo dell’unità investigativa pandemica dell’Oms, a causa della primissima forma di Sars. Prima di morire perché entrato in contatto con un caso di polmonite atipica che aveva colpito un uomo di affari americano, Urbani è stato il primo medico ad isolare il virus e a lanciare l’allarme alle autorità, capendo che si trattavadi una cosa mai vista ed evitando così una pandemia mondiale.
Nella serie tv non fiction “Ossi di Seppia, Il rumore della memoria“, che andrà in onda dal 29 marzo su Raiplay, a 18 anni esatti dalla morte di Urbani, è sua moglie, Giuliana Chiorrini, a raccontare la storia di questo medico eroe.
Urbani, che era a capo dell’unità investigativa pandemica dell’Oms, morì di Sars a Bangkok il 29 marzo del 2003. Proprio grazie al suo lavoro, all’aver individuato i sintomi, alla consapevolezza che si trattava di una malattia virale contagiosa capace di evolvere in tempi brevi in polmoniti potenzialmente letali, ha permesso di salvare migliaia di vite.
Tra le ventisei puntate si ripercorrono inoltre la tragedia di Rigopiano e le dimissioni di Papa Benedetto XVI. E ancora la morte improvvisa del calciatore Davide Astori e quella di Dj Fabo. Il disastro nucleare di Fukushima e l’incidente di Seveso.
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