L'Italia su due binari, con 10 regioni (Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria) e le province autonome di Trento e Bolzano in arancione e nove in rosso (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d'Aosta e Campania), ma senza escludere l'ipotesi di un allentamento delle misure in quei territori dove i dati dell'epidemia migliorano.
La cabina di regia non è stata al momento convocata, ma è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall'Iss, Direzione generale Prevenzione e Regioni che verranno eventualmente valutati la situazione sulla diffusione del contagio, eventuali misure e i tempi necessari.
"Pensiamo che già dopo Pasqua si possa iniziare a ragionare, con tutte le precauzioni del caso, in merito a mirati interventi", spiega il capogruppo di FI alla Camera, Roberto Occhiuto, il quale spera che "già nella settimana tra il 12 e il 18 aprile ci possa essere un primo tagliando di verifica". Stesso auspicio del presidente della Lombardia, Attilio Fontana. Ad essere ottimista è anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, che però, cautamente, rimanda per il momento tutto al prossimo mese: "a maggio molte regioni saranno gialle e qualcuna sarà bianca", dice. Ma "dalla metà di aprile dovremmo vedere un progressivo calo dei ricoveri".
Non solo attività commerciali. In quei territori dove potrebbero essere programmate eventuali aperture, tra le ipotesi c'è quella di disporre parallelamente il ritorno alle scuole superiori in presenza al 100%, sulla base del miglioramento dei dati epidemiologici. Al momento il nuovo decreto prevede l'attività didattica in presenza anche in zona rossa fino alla prima media e Dad dalla seconda media alle superiori. In zona arancione, per queste ultime il ritorno tra i banchi è previsto al 50%. E' stata prorogata invece al 30 aprile la stretta sui viaggi all'estero: chi rientra in Italia dovrà continuare obbligatoriamente a sottoporsi al tampone, sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad isolamento fiduciario per cinque giorni e al termine dell'isolamento effettuare un altro test. In Europa sarà comunque possibile viaggiare senza motivazioni specifiche così come - dal 7 aprile - anche in Austria, Israele, il Regno Unito e l'Irlanda del Nord.
L'Italia torna a due colori, resta la stretta sui viaggi all'estero
Nove le regioni in zona rossa, 10 e le province autonome di Trento e Bolzano in arancione