"Bene ridiscutere di riaperture, ma non si comprende come le nuove regole si traducano di fatto in una nuova stretta. La distanza obbligatoria di due metri tra i tavoli ipotizzati sarebbe una restrizione inapplicabile per decine di migliaia di ristoranti - circa il 60% dei locali non ha uno spazio esterno - e praticamente per tutti i bar.
"Dopo quattordici mesi di restrizioni - sottolinea il presidente dell'associazione in una nota - le nuove norme metterebbero definitivamente a rischio il settore, che dà lavoro a migliaia di imprese e milioni di dipendenti. Le imprese sono stremate, serve buon senso ed un serio confronto sulle riaperture con i rappresentanti delle associazioni di categoria, diversamente sarà un'ecatombe per moltissime attività".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it