Si passa dalla zona bianca a quella gialla solo se si sforano ambedue le soglie fissate sui parametri di ospedalizzazione, ovvero occupazione di terapie intensive e ricoveri. Lo prevede la bozza del nuovo decreto legge covid.
Una regione resta dunque in zona bianca se presenta un'incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive, ma, anche se l'incidenza settimanale dei contagi dovesse essere pari o superiore a questa soglia, resterebbe in quest'area se il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti Covid fosse uguale o inferiore al 15% oppure se il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per Covid fosse uguale o inferiore al 10%.
Se invece si arriva contemporaneamente a sforare entrambe le soglie - e cioè il 10% delle terapie intensive e il 15% delle ospedalizzazioni di area medica per Covid - si passa da bianca a gialla.
Per entrare in arancione bisognerà superare il 20% delle terapie intensive e il 30% dei posti di area medica, mentre per la per zona rossa il 30% delle terapie intensive e il 40% dei posti di area medica.
Il nuovo decreto lascia poi invariato il parametro sull'incidenza settimanale dei contagi, che da solo non è comunque determinante per far cambiare colore alla regione: per la zona gialla è valutata l'incidenza dei contagi pari o superiore a 50 e inferiore a 150 casi ogni 100mila abitanti; in arancione con incidenza contagi pari o superiore a 150 casi ogni 100mila abitanti; in zona rossa con incidenza dei contagi pari o superiore a 150 casi ogni 100mila abitanti.