Cronaca

Svastiche e stelle di David, per i no vax il 'pass è dittatura'

I simboli del nazismo alle manifestazioni, 'non vaccinati=ebrei'

Redazione Ansa

 "Non vaccinati = ebrei". E ancora svastiche, stelle di David e la parola 'dittatura' scandita come slogan. Addirittura la richiesta di una nuova Norimberga. Nelle piazze anti green pass serpeggia il paragone che in più di un'occasione ambienti contrari ai vaccini hanno azzardato tra la discriminazione subita dagli ebrei durante la Shoah e quella che secondo gli anti vax introdurrebbe il certificato verde per i non vaccinati.
    A Napoli come a Genova e Roma in tanti hanno sfilato con appuntate sulle magliette delle stelle di David per ricordare le famigerate stelle gialle di stoffa che gli ebrei furono costretti a mostrare con il varo delle leggi razziali durante il nazismo. Un marchio distintivo che precedette e accompagnò tutta la persecuzione. Un segno doloroso che ora il popolo no vax mutua e di conseguenza appella tutte le disposizioni anti covid, prima le mascherine poi il lockdown e ora il green pass come frutto di una "dittatura". Proseguendo ancora con la simbologia nazista, in piazza cartelli mostravano il green pass accostato a svastiche proprio per sottolineare quello che è considerato un "atteggiamento discriminatorio e lesivo della libertà costituzionale da parte del governo". In alcune piazze si è levato anche il grido 'Norimberga, Norimberga', anche qui lugubre richiamo al processo ai gerarchi del Reich dopo la seconda guerra mondiale. A Roma il paradosso: accanto alle svastiche e al grido di 'dittatura' ha sfilato anche l'estrema destra.
    Già nei giorni scorsi la comunità ebraica era intervenuta per stigmatizzare il parallelo offensivo e improprio Shoah - Green pass. "Sta montando un clima di odio e di intolleranza molto pericoloso. Far riferimento alla Shoah con tanta superficialità, è un segnale di forte allarme. La politica inizi a moderare i toni", aveva detto la presidente della Comunità Ruth Dureghello.
    E anche un sopravvissuto alla Shoah come Sami Modiano, una vita spesa a ricordate gli orrori dei campi di sterminio, è dovuto intervenire per dire che "è un paragone inaccettabile, la stella gialla è stato dolore, ha significato abbandonare la propria casa, è stata sofferenza. Nulla di ciò che ho visto è uguale a tutto questo, nulla".
    Il parallelo sdoganato dalle piazze anti vax oggi in realtà ha all'origine un padre filosofico: infatti l'accademico Giorgio Agamben, suscitando non poche prese di posizione contrarie, in un articolo dal titolo 'Cittadini di seconda classe' introduce il paragone sostenendo che "la tessera verde costituisce coloro che ne sono privi in portatori di una stella gialla virtuale". 

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