(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 02 OTT - Segretarie, infermiere,
insegnanti ma anche badanti e colf: le religiose sono spesso al
servizio di cardinali, diocesi, parroci, scuole e cliniche
cattoliche. Ma il loro lavoro in molti casi non è considerato
tale.
Il numero di ottobre è dedicato alla vita delle suore e il
giornale del Papa ha scelto di puntare i fari su questa realtà,
dopo aver denunciato in passato anche il fenomeno degli abusi,
di autorità e sessuali, che si consumano nei conventi.
"Nei rapporti delle suore con i loro datori di lavoro c'è
stato un offuscamento di quelli che io chiamo i confini. E' una
questione che dobbiamo affrontare". A parlare così,
nell'intervista al mensile femminile del giornale vaticano,
èMaryanne Loughry, suora della Misericordia, docente al Boston
College e consulente del Centro dei Gesuiti per i Rifugiati. Per
la religiosa serve "la trasparenza e la conoscenza dei propri
diritti basata dove possibile su accordi scritti". (ANSA).
Il lavoro 'nero' delle suore, senza orari né contratti
La denuncia sull'Osservatore Romano, 'servono regole'