Cronaca

Delitto dell'Olgiata, la vicenda - Dagli archivi dell'ANSA

Redazione Ansa

La tragica fine della contessa Alberica Filo della Torre è uno dei più clamorosi delitti della storia della cronaca nera e giudiziaria della capitale.

Manuel Winston Reyes, reo confesso dell'omicidio, verrà scarcerato lunedì prossimo. Il maggiordomo filippino ha scontato dieci anni di carcere. 

Ecco la ricostruzione della vicenda, dall'assassinio avvenuto il 10 luglio del 1991 fino alla condanna del 14 novembre 2011. Il delitto rimase un mistero per ben 20 anni

Era il 10 luglio del 1991 quando il killer entrò nella stanza da letto della contessa, 42 anni, la strangolò  e la colpì con uno zoccolo alla testa. Proprio quel giorno, nella villa avvolta nel verde, la contessa avrebbe dovuto festeggiare 10 anni di matrimonio con Pietro Mattei, un costruttore romano.

Il delitto fu scoperto da una domestica filippina mentre in casa si trovavano i due piccoli figli che avevano da poco fatto colazione e nella villa erano al lavoro alcuni operai per preparare la festa che si sarebbe tenuta in serata. Mattei, invece, era al lavoro. Il riserbo e il silenzio di uno dei quartieri romani piu' esclusivi fecero da sfondo a quell' omicidio che, a distanza di tanti anni, resta ancora un mistero.

Un groviglio di piste coinvolse personaggi di tutti i generi, dal domestico filippino a funzionari dei servizi segreti. Anche il marito della donna fu sfiorato dai sospetti, ma l'indagine del pm Cesare Martellino finì per incentrarsi su un vicino di casa: Roberto Jacono.

Alcune macchie di sangue scoperte dagli investigatori su un pantalone furono analizzate con il test del dna, ma l'esito fu negativo e la sua posizione fu archiviata. Furono fatte anche rogatorie in Svizzera per passare al setaccio i conti correnti della vittima sui quali si ipotizzo' che potessero essere passati fondi illeciti del Sisde. A un certo punto, fa capolino anche lo strano personaggio di Roland Voeller, che gia' era stato testimone nel caso di via Poma. La prima inchiesta sul delitto dell'Olgiata viene archiviata nel giugno del 2005 dal procuratore aggiunto Italo Ormanni.

Nuovi accertamenti, senza seguito, furono avviati nell' ottobre successivo sulla base di un'intervista di Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti. Alla fine del 2006 l'inchiesta venne riaperta dopo un'istanza presentata per conto di Pietro Mattei dall'avvocato Giuseppe Marazzita, per riesaminare con le nuove tecnologie i reperti sui quali possono essere rimaste eventuali tracce organiche.

Il 14 novembre 2011 Manuel Winston Reyes, reo confesso dell'omicidio di Alberica Filo Della Torre, è stato condannato a 16 anni di reclusione. L'ex domestico di casa Mattei è stato condannato (con il rito abbreviato che consente uno sconto di un terzo della pena) solo per l'accusa di omicidio volontario. Il gup Massimo Di Lauro ha dichiarato, infatti, prescritto il reato di rapina. La procura aveva chiesto la condanna all'ergastolo.

 

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