Nell'anno della pandemia crollano gli ingressi di cittadini non comunitari in Italia. Nel 2020 sono stati rilasciati circa 106.503 nuovi permessi di soggiorno a cittadini non comunitari, il numero più basso degli ultimi 10 anni, quasi il 40% in meno rispetto a quelli emessi nel 2019. In calo soprattutto i nuovi permessi concessi per studio (-58,1% rispetto all'anno precedente) e i permessi per asilo (-51%). Lo rileva l'Istat nel report "Cittadini non comunitari in Italia. Anni 2020-2021".
Tra il 2018 e il 2019, prima della pandemia, la diminuzione dei nuovi permessi rilasciata è stata del 26,8%, ma la limitazione degli spostamenti dovuta alla pandemia da Covid-19 - secondo l'Istat - ha comportato una ulteriore sensibile diminuzione; a questo si deve aggiungere che la pandemia ha comportato anche un ritardo nella lavorazione delle pratiche che potrebbe aver contribuito al basso numero di permessi concessi. Nella seconda metà del 2020, infatti, il Ministero dell'Interno ha registrato un aumento notevole degli sbarchi sulle coste italiane che solo in parte si è tradotto in una crescita dei permessi di soggiorno rilasciati, probabilmente per il ritardo nel disbrigo delle pratiche. Anche l'esame delle richieste di regolarizzazione avanzate in base all'articolo 103 del D.l. 34/2020 è risultato più lento rispetto a quanto avvenuto per le precedenti regolarizzazioni (pochissimi i casi esaminati entro il dicembre 2020) e verosimilmente saranno i flussi del 2021 a risentire del procedimento di regolarizzazione. Nel generale calo degli ingressi, alcuni paesi di cittadinanza hanno fatto registrare decrementi particolarmente evidenti: è il caso di Stati Uniti (-51,0%), Cina (-46,8%) e Ucraina (-46,4%). Per Nigeria (-24,9%) e Pakistan (-29,3%) le riduzioni dei flussi sono state invece più contenute.
In Italia ci sono meno stranieri e più 'nuovi italiani'. Nonostante la pandemia, tra il 2019 e il 2020, gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza sono 131.803 (+4,1% rispetto al 2019); il 90% circa (poco meno di 119mila) erano precedentemente cittadini non comunitari. Lo rileva l'Istat nel report "Cittadini non comunitari in Italia. Anni 2020-2021". L'incremento è da imputare totalmente alla crescita dei procedimenti riguardanti uomini (+11,6%) mentre la componente femminile risulta in calo (-3%) anche per il non trascurabile decremento dei procedimenti di acquisizione per matrimonio (-16,5%).
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