(ANSA) - NUORO, 13 GEN - I carabinieri della Compagnia di
Jerzu e del Nucleo investigativo del comando provinciale di
Nuoro, sono tornati a Pelau nelle campagne di Jerzu, dove nella
serata di ieri è stato ucciso Riccardo Muceli, l'allevatore di
Gairo di 38 anni che rientrava a casa dopo avere lavorato nel
suo ovile. I militari scandagliano la scena del delitto alla
luce del sole alla ricerca di ogni possibile indizio che
potrebbe essere sfuggito col buio di ieri notte.
Intorno alle 22, dopo quattro ore di rilievi, il Pm di Lanusei
Gualtiero Battisti ha autorizzato la rimozione della salma e il
trasporto all'ospedale di Lanusei dove domani, il medico legale
Nicola Lenigno eseguirà l'autopsia dubito dopo il conferimento
dell'incarico.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti l'assassino ha
aspettato Muceli alla fine della strada privata che porta al suo
ovile: al passaggio della Punto bianca guidata dall'allevatore,
ha fatto fuoco con almeno due colpi di fucile. Dopo un centinaio
di metri, l'auto si è schiantata contro un muretto provocando un
forte botto sentito da una donna che abita vicino, che ha
pensato a un incidente e chiamato il 118. Nonostante i tentativi
dei sanitari per rianimarlo per l'uomo non c'è stato nulla da
fare. Muceli non ha precedenti penali di rilievo e a Gairo lo
descrivono come una persona tranquilla.
Le indagini si annunciano difficili ma non si esclude nessuna
pista, neanche il collegamento con la faida che tra il 2014 e il
2015 ha insanguinato il paese. E da Jerzu a Gairo è caccia
all'uomo con posti di blocco e interrogatori: i militari stanno
sentendo in queste ore parenti e amici di Muceli e ricostruendo
le sue frequentazioni. (ANSA).
Agguato nel Nuorese, domani l'autopsia su corpo allevatore
Carabinieri di nuovo sul luogo del delitto per ulteriori rilievi
