La Scuola d’Europa, ideata dall’associazione La Nuova Europa nel 2017, è giunta alla sua X edizione e prende avvio domani, 18 gennaio, al Liceo Mamiani di Roma. Il progetto internazionale si svolge due volte l’anno e si rivolge ai ragazzi tra i 15 e i 18 anni delle scuole superiori di diversa nazionalità, con una formazione non convenzionale sul processo d’integrazione europea e le principali politiche da esso coinvolte.
Questa edizione vanta la collaborazione della Fondazione Antonio Megalizzi, dello Europe Direct dell’Università Roma Tre e della Rete nazionale di scuole “Laboratorio di cittadinanza” ed è realizzata con il contributo di ACRI, Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio. L’obiettivo è quello di un’educazione alla cittadinanza attiva in chiave storica, economica, geopolitica, giuridica e culturale, secondo un modello didattico integrato di lezioni frontali e laboratori: un metodo partecipativo che si propone di stimolare nei giovani l’elaborazione di una propria idea di Europa, sul piano dei contenuti e su quello dei comportamenti, e la condivisione di valori e del vivere insieme, rafforzando il senso di appartenenza a un progetto comune e la formazione di un’identità europea che prescinda dalla nazionalità di origine. In questo senso, la Scuola si ispira ai princìpi di mobilità, scambio ed esperienza del progetto Erasmus.
La X edizione è dedicata allo scomparso presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, insignito del Premio “La Chiave d’Europa” 2019, a cura dell’associazione La Nuova Europa e del Comune di Ventotene.
In occasione del ricevimento del Premio presso la sede di Bruxelles, Sassoli aveva dichiarato: “Apprezzo particolarmente l’entusiasmo e l’energia che la vostra associazione mette in queste attività che promuovono l’approfondimento di temi come la cittadinanza, l’ambiente, le migrazioni e l’integrazione. Oggi, più che mai, è essenziale che ciascun europeo comprenda quale può essere il suo contributo allo sviluppo del progetto europeo per un avvenire migliore. È fondamentale che i giovani possano riflettere sul loro ruolo nella società civile ed essere incoraggiati a sentirsi cittadini europei come dei giovani attivi, impegnati in progetti concreti sapendo andare al di là delle barriere nazionali e trovare delle radici comuni e un valore aggiunto nella cooperazione. Questi scambi e queste collaborazioni sono come la pietra miliare di una presa di coscienza personale e sociale, e trasmettono ai giovani una “fame” d’Europa per trasformare il futuro del nostro continente rendendoli adulti di larghe vedute, che fanno tesoro dei valori fondamentali della nostra Unione”.
Al via la decima edizione di Scuola d’Europa, dedicata a David Sassoli
Il 18 gennaio l’inaugurazione al Liceo Mamiani di Roma, con Roberto Sommella, presidente dell’associazione La Nuova Europa