Il crollo del turismo - preda delle restrizioni e delle paure legate al Covid - è uno stillicidio per gli imprenditori, che fanno i conti con bilanci in rosso e fatture da pagare, ma è soprattutto sempre più una condanna per i lavoratori, che in questo settore sono anche molto spesso giovani, donne e stagionali.
A fare i calcoli oggi è Federalberghi che chiede un incontro urgente a sindacalisti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
"Non stupisce quindi - prosegue il presidente dell'associazione degli albergatori - che molte imprese siano chiuse da marzo 2020 e che molte altre purtroppo torneranno a chiudere nei prossimi giorni, a causa di una domanda stagnante e del clima d'incertezza generalizzato". "A fronte di ciò - sottolinea ancora Bocca - non hanno ad oggi trovato riscontro i pressanti inviti rivolti al Governo e al Parlamento per l'adozione di misure emergenziali in favore del settore che abbiamo a più riprese congiuntamente richiesto e, in particolare, la proroga degli ammortizzatori sociali Covid-19".
Il dramma del turismo, a rischio 500mila lavoratori
Allarme di Federalberghi, -71% di presenze nelle città d'arte