Nei giorni in cui l'inchiesta della procura di Roma chiarisce i contorni dell'agguato in cui, in Congo, nel febbraio dell'anno scorso, è stato ucciso l'ambasciatore eroe Luca Attanasio insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci, nuovi particolari su quella drammatica giornata emergono da un libro appena uscito.
Dalle pagine di "Luca Attanasio.
"Era una mattina normalissima, come tutte le altre - racconta quindi -, avevo preparato le bimbe e le stavo accompagnando a scuola in macchina. Il traffico era particolarmente congestionato. Sapevo che Luca aveva in programma di fare una visita al progetto Pam riguardante le mense scolastiche e che era sempre con Vittorio. Aveva chiamato sua mamma Alida per un breve saluto e poi aveva chiamato anche me. Erano le 8 del mattino". Di lì a poco Attanasio avrebbe trovato la morte per soli 50 mila dollari, come ha ricostruito ora l'inchiesta.
Zakia scrive anche l'introduzione del libro spiegando che il volume "nasce perchè la sua morte possa essere come un fiore che sboccia per tanti altri che vorranno seguire il suo esempio".
"Chi era Luca? Era un sognatore che guardava il mondo come un bel giardino, sempre con grandi motivazioni, molto serio e preciso al lavoro: nonostante il viso d'angelo, si arrabbiava molto se le cose non erano fatte con correttezza e onestà".
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La storia del diplomatico in un libro. Era un sognatore ma serio