Peggiora il clima tra le fila delle truppe russe impegnate nell'invasione dell'Ucraina. Oggi un comandante russo sarebbe stato investito da uno dei suoi soldati con un carro armato, in un gesto d'ira per l'alto numero di perdite della sua unità nel conflitto in Ucraina.
Torna a parlare dell' "efferata guerra" in corso in Ucraina anche il pontefice che oggi nell'omelia della celebrazione penitenziale ha parlato delle "notizie e immagini di morte" che continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi. E, osserva: "avvertiamo dentro un senso di impotenza e di inadeguatezza".
Gli Stati uniti intanto cambiano rotta e alzano il tiro di fronte allo stallo dei negoziati tra Mosca e Kiev. Joe Biden, in visita alle truppe americane schierate in Polonia, passa alle minacce e lascia aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in "circostanze estreme". Il cambio di rotta, riporta il Wall Street Journal, è avvenuto sotto la pressione delle ultime settimane degli alleati che ha spinto Biden a ripensare la sua posizione. Ma non c'è dubbio che pesa anche l'accusa arrivata da Mosca di un coinvolgimento del figlio del capo della Casa Bianca, Hunter Biden, nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina. Hunter Biden è nella lista degli americani presi di mira dalle sanzioni russe. Biden vuole "distogliere l'attenzione" dal programma chimico e biologico degli Usa in Ucraina, afferma Mosca.
L'amministrazione americana si prepara anche far fronte alla crisi energetica innescata dal conflitto Russia-Ucraina e, riferisce Bloomberg, sta valutando il ricorso a ulteriori riserve petrolifere strategiche per far fronte alla volata dei prezzi del petrolio. Una delle ipotesi è il rilascio di più di 30 milioni di barili.
I negoziati tra Russia e Ucraina non fanno del resto passi avanti, anzi le posizioni appaiono sempre più irrigidite, lo scontro armato prosegue mietendo vittime tra civili e tra soldati di entrambe le parti. Mosca non nasconde che l'obiettivo primario è quello di ottenere il controllo dell'intera regione del Donbass, nell'est del Paese. E il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky,ammette: "non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche". Le posizioni stanno invece diventando "più vicine" su questioni secondarie.
E anche i russi contano i morti: sono 1.351 i soldati morti finora nell'invasione dell'Ucraina, e i feriti 3.825, secondo il ministero della Difesa di Mosca. Soldati ai quali dai superiori viene l'indicazione che la guerra deve finire entro il nove maggio. Lo riporta Sky News secondo cui i soldati ucraini riferiscono di un "costante lavoro di propaganda in corso nel personale delle forze armate russe" che fa riferimento al 9 maggio, data in cui la Russia celebra - con una parata a Mosca - la 'giornata della vittoria' in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.
Nello scambio di accuse oggi il capo del Cremlino ha evocato il nazismo paragonando il boicottaggio di eventi culturali russi ed esponenti della cultura russa nei Paesi occidentali ai roghi di libri di cui si resero responsabili i nazisti.
Intanto le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione di Donetsk. Il ministero della Difesa ucraino spiega, riporta il Guardian, che "il nemico è riuscito in parte a creare un corridoio terrestre tra la Repubblica Autonoma di Crimea temporaneamente occupata e parte della regione di Donetsk", hanno riferito le fonti ucraine.
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Papa,'impotenza e inadeguatezza' per le bombe su fratelli inermi