"La cts di Aifa è in corso e c'è un chiaro orientamento a favore per aggiungere i medici di famiglia ai prescrittori degli antivirali": lo ha dichiarato il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, martedì 12 aprile durante la conferenza stampa al ministero della Salute.
"La decisione verrà sviluppata nei prossimi giorni", ha fatto sapere Magrini. "Paxlovid sarà disponibile in 50mila dosi al mese a partire fra un paio di mesi. Ci sarà anche una formazione adeguata per i medici di famiglia. Molnupiravir è invece meno efficace e ci sarà un minore investimento", ha aggiunto.
"Ringrazio Federfarma per la disponibilità alla distribuzione degli antivirali contro il Covid. Questi farmaci saranno quindi in distribuzione per conto terzi in tutte le regioni", ha detto poi Magrini. Le pillole anticovid (antivirali), secondo il meccanismo della distribuzione per conto terzi, verranno cioè acquistate dalle asl che le renderanno disponibili nelle farmacie, e il cittadino potrà ritirare l'antivirale direttamente in farmacia su prescrizione del medico di base.
L'ok dell'Aifa era stato preannunciato anche dal segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti. "Il via libera - ha affermato Scotti - dovrebbe arrivare entro oggi, e la delibera dovrà poi essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale perché diventi operativa. Ma questi passaggi dovrebbero concludersi in pochi giorni, nell'arco di una settimana. Dopo questi atti tecnici, i medici potranno prescrivere gli antivirali e di accorciare così i tempi per l'accesso a tali terapie".
Ad ogni modo, ha sottolineato Scotti, "è fondamentale garantire ai medici una adeguata formazione in merito all'utilizzo di tali molecole e alla loro interazione con altri farmaci, così come sarà cruciale rendere gli antivirali di più immediato reperimento, ad esempio anche nelle farmacie e non solo nei centri attualmente indicati per la loro distribuzione".
Sul preannunciato via libera dell'Aifa è intervenuta anche la Società Italiana di Medicina Generale: è "una decisione di grandissimo rilievo in questa fase della pandemia", ha affermato il presidente Claudio Cricelli. "Il ruolo dei Medici di famiglia si può rivelare determinante: i pazienti vulnerabili, fragili, anziani e i soggetti a rischio sono ben noti ai loro medici di medicina generale e grazie al loro intervento saranno trattati immediatamente a casa senza alcuna trafila burocratica ed inutili dannose attese" ha aggiunto.
"Nel giro di poche ore provvederemo a distribuire un'informazione approfondita e capillare a tutti i medici di medicina generale italiani attraverso strumenti di informazione e formazione", ha poi detto Cricelli. "Abbiamo l'obiettivo di abbattere ricoveri, le terapie intensive e i decessi grazie all'impiego immediato di farmaci come gli antivirali, di cui il nostro Paese si è tempestivamente dotato", ha concluso.
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