Cronaca

Lamorgese 'approvato il pacchetto Ue sui migranti'

Sì al meccanismo di solidarietà. 'Molti stati favorevoli alla riallocazione'

Redazione Ansa

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha partecipato in Lussemburgo al Consiglio Affari Interni dell'Unione Europea che ha approvato un pacchetto attuativo della prima fase dell'approccio graduale in materia di Migrazione e Asilo.

Il pacchetto comprende "un meccanismo di solidarietà per aiutare gli Stati membri di primo ingresso e due regolamenti per rafforzare la protezione delle frontiere esterne dell'Unione europea", spiega Lamorgese.

Si tratta, sottolinea il ministro, "di un avanzamento di rilevanza strategica verso una politica europea di gestione condivisa dei flussi migratori equilibrata ed ispirata ai principi di solidarietà e di responsabilità". 

"Voglio dare atto alla presidenza francese e al ministro Gérald Darmanin - prosegue Lamorgese - dell'impegno profuso per realizzare quell'approccio graduale, da tempo auspicato, che oggi concretizza e lega i progressi sulla responsabilità a quelli sulla solidarietà, attivando un effettivo meccanismo di redistribuzione di migranti".

"L'intesa raggiunta - aggiunge la titolare del Viminale - favorisce principalmente gli Stati membri che devono affrontare gli sbarchi a seguito di operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo e lungo la rotta atlantica occidentale e si fonda sull'assicurazione di offerte di quote adeguate di ricollocazione, già manifestata da un numero significativo di Stati membri".

Già nei prossimi giorni sarà operativa una piattaforma ad hoc, coordinata da Presidenza e Commissione, per dare attuazione al meccanismo di redistribuzione. 

 

NUOVE PROCEDURE PER CONTROLLI INTERNI SCHENGEN

Il Consiglio Ue ha adottato l'orientamento generale sulla riforma del codice frontiere Schengen. Fornisce nuovi strumenti per contrastare la strumentalizzazione dei flussi migratori, viene spiegato, istituisce un nuovo quadro per le misure alle frontiere esterne e aggiorna il quadro con procedure strutturate per la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne, con una nuova procedura per affrontare i movimenti non autorizzati di migranti irregolari nell'Ue.

Consentirà a uno Stato Ue di trasferire i cittadini di Paesi terzi fermati nella zona di confine e illegalmente nel suo territorio nello Stato membro da cui sono arrivati.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it